GUIDA  Provincia di Terni

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La Provincia di Terni è parte della Regione Umbria e comprende 33 comuni. Confina con le province di Perugia, Rieti, Siena e Viterbo.

Il capoluogo è Terni, qui gli altri comuni della provincia.

Ritratto della Provincia

Il suo territorio, in prevalenza collinoso, occupa l'estremità sud-ovest dell'Umbria. Le cime che raccoglie fanno parte del sistema sub-appenninico - come Monte Peglia - della catena dei monti Reatini (Aspra e Pelosa). Le pianure principali sono: la conca ternana (che raccoglie tre quarti della popolazione provinciale), il bacino del Paglia, la val Nerina e la piana d'Orvieto.

Tra le aree naturalistiche, la più importante è quella compresa nel Parco fluviale del Tevere, dov'è sita tra gli altri l'Oasi WWF del lago di Alviano (nell'omonimo comune), una riserva paludosa che offre riparo a numerose specie avifaunistiche. Interessanti sono anche le grotte del Forello (nei pressi del lago di Corbara) raggiungibili dal borgo medievale di Titignano.

Non meno affascinante dal punto di vista paesaggistico è il Parco del Monte Peglia e della Selva di Meana, in cui ricadono tre aree protette: quella della selva di Meana, ad Allerona Scalo; quella del bosco della Melonta tra Monteleone d'Orvieto e Fabro; quella di San Venanzo, con una zona vulcanica. Alle falde del monte Peglia si disegna la macchia boschiva dell'area protetta dei Sette Frati. Completa il quadro il Parco fluviale del Nera, che ha il suo fiore all'occhiello nella spettacolare cascata delle Marmore, creata all'epoca dei Romani. Nelle vicinanze c'è il lago di Piediluco (nell'omonima frazione del capoluogo) il secondo naturale della regione.

D'incomparabile valore storico-naturalistico è la Foresta fossile di Dunarobba (nel comune di Avigliano, sito paleontologico tra i più affascinanti al mondo, con i tronchi fossili di oltre due milioni d'anni.

L'economia del Ternano è basata principalmente sull'agricoltura (tra cui la viticoltura nell'Orvietano) e sull'industria, idroelettrica e chimica (concentrata nel capoluogo e nella zona di Narni). Voci significative anche nel settore dello sfruttamento forestale e dell'artigianato del ferro battuto.

Il patrimonio storico-architettonico ripercorre è quello che caratterizza l'Umbria in generale. Il primato di terra ricca di testimonianze etrusche spetta ad Orvieto, dove si segnalano le necropoli di Cannicella e Crocifisso del Tufo del VI sec. a.C. Altri siti etruschi sono: a Porano con la necropoli di Lauscello. Vestigia romane di rilievo ad Amelia (una cisterna del I-II sec. d.C.) che nel Museo Archeologico dell'ex collegio Beccarini conserva tra gli altri una preziosa statua di Germanico; a Narni con i resti del ponte augusteo sul fiume Nera e la fonte Feronia (del IV-III sec. a.C.); a San Gemini il sito archeologico di Carsulae (municipio romano del III sec. a.C.); a Otricoli con i resti dell'antica Ocriculum (tra cui un tempio dedicato a Giove). L'impronta medievale è eclatante in due centri: a Orvieto che ha il suo simbolo incontrastato nel duomo in stile gotico (con sculture di Andrea Pisano), affiancato dai duecenteschi palazzi papali (che ospitano le sale del Museo dell'Opera) e dalla romanica chiesa di San Giovenale (del XIII sec.); a Narni con il duomo di San Giovenale (del XII sec.), il duecentesco Palazzo dei Priori e la chiesa ipogea di San Domenico (del XII sec.). Altri esempi di arte medievale: la rocca altomedievale e la duecentesca pieve di Santa Maria a Ferentillo; la collegiata di Santa Maria Assunta (splendido esempio di romanico umbro del XII sec.) a Lugnano in Teverina.

Bibligrafia

  • Terni e la sua provincia durante la Repubblica sociale, Vincenzo Pirro, Ed. Thyrus, collana "Studi e ricerche locali" (1990)
  • Percorsi reali tra magici itinerari. Una provincia racconta, Mirella Canonica, collana "Studi e ricerche locali", Ed. Thyrus (2005)
  • Dal decentramento all'autonomia: la provincia di Terni dal 1927 al 1997, Renato Covino, Provincia di Terni, Ed. Umbriagraf (1999)